sabato 28 maggio 2022

Argomentazione del libro 'Altari senza Dio' di Maurizio Angeletti


"Non c’è libertà senza giustizia né… giustizia senza libertà". Scrive l'autore, Maurizio Angeletti (sulla prima pagina), del suo ultimo lavoro editoriale: "Altari senza Dio", ultimo, volume della trilogia 'Il Sipario delle Menzogne' che approda, secondo le intenzioni (iniziali) di chi scrive, nel mare magnum delle... religioni. 

Un contesto, il religioso, visto come fenomeno sociale, ineludibile ed invasivo, che permea il quotidiano di centinaia e centinaia di milioni di persone, in particolar modo nelle forme maggiormente istituzionalizzate. 

La casualità (?) degli eventi degli ultimi due anni, 2020-2021 - leggi Coronavirus-2 o anche SARS-CoV-2 -, ha offerto inoltre, all'autore, l'occasione per sceverare il concetto del termine (religione) oltre il significato comune, e maggiormente accettato, di culto rivolto a Dio (o agli dèi), da quello più ampio che ha valenza di  ricongiungimento - secondo l'etimo latino 'religio'...

Lottate, ragionate col vostro cervello, ricordate che ciascuno è qualcuno, un individuo prezioso, responsabile, artefice di se stesso. Difendetelo il vostro io, nocciolo di ogni libertà; la libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere”. (Oriana Fallaci (1929-2006), giornalista d’inchiesta e scrittrice.)


L'autore presenterà  questo suo  libro in occasione della condivisione culturale a cerchio che si tiene  in loc. Moje di Treia 34, alle ore 17.30 del 25 giugno 2022,   durante l'incontro  solstiziale  organizzato a cura di Auser Treia in collaborazione con la Rete Bioregionale Italiana




martedì 24 maggio 2022

"Chi sei tu?" - Alcune note sul nuovo libro di Paolo D'Arpini

 


"Chi sei tu?"  - I Ching, zodiaco cinese e sistema elementale indiano.  Una ricerca comparata sugli aspetti archetipali e sulla conoscenza di sé.

La realtà della vita è una per tutti ma l'esperienza è diversa in ognuno di noi. Le differenze individuali sono tante quanti sono gli esseri viventi ma qualunque possano essere le esperienze lo sperimentatore è sempre lo stesso: la coscienza. Attraverso un riconoscimento delle propensioni da noi incarnate saremo in grado di trovare la vera identità. Sia quella dell'apparato esteriore che quella del noumeno. 

Questo libro è il risultato di uno studio, compiuto dall'autore nell'arco di oltre 40 anni, fondato sulla sua intuizione e sulla sua ricerca sulle correlazioni esistenti tra il metodo di auto-conoscenza cinese, basato sull'I Ching, e quello indiano, basato sui diversi aspetti elementali e yoga. Il testo è inoltre corroborato da una analisi comparata su vari sistemi archetipali e su varie filosofie, come il taoismo, il buddismo, il non-dualismo, ecc. 

Essenzialmente l'argomento trattato parte da un metodo analogico di ricerca, incentrato sull'individuazione delle caratteristiche relative alla persona. Ognuno, con l'aiuto delle indicazioni qui contenute, potrà comporre il proprio autoritratto archetipale ed elementale. Una volta preso possesso della chiave sarà possibile penetrare nella stanza segreta del proprio “io”, scoprendo allo stesso tempo la vera identità che vi si cela. Seguendo passo passo questa mappa il lettore attento e discriminante potrà riconoscere il luogo ed il momento in cui si trova, non in forma ipotetica ma in “presenza”...

Nicholas Bawtree, direttore di Terra Nuova mostra il libro "Chi sei tu?" di Paolo D'Arpini

Paolo D'Arpini, nasce a Roma il 23 giugno del 1944. Nel 1970/71 fonda a Verona il Circolo culturale "Ex" e si dedica alla poesia concettuale. Nel 1972 parte per un epico viaggio che lo porta ad attraversare tutta l'Africa equatoriale con mezzi di fortuna. Nel 1973 raggiunge l'India dove risiede nell'Ashram del suo Guru Baba Muktananda, dal quale riceve l'iniziazione Shaktipat (risveglio della Kundalini). Nel 1975 incontra a Jillellamudi la sua Madre spirituale Anasuya Devi che continuerà a frequentare anno dopo anno sino alla sua dipartita. Conoscerà inoltre diversi altri saggi che lo guideranno nel percorso dell'auto-conoscenza. Dal 1976, nel suo eremitaggio di Calcata, riprende anche lo studio dell'I Ching, degli archetipi cinesi e delle correlazioni con il sistema elementale indiano e con altri sistemi analoghi. Come un san Tommaso si dedica alla ricerca di prove concrete sulla validità del suo sistema integrato, redigendo centinaia e centinaia di analisi zodiacali, tutte corroborate dai fatti. Negli anni seguenti tiene diversi corsi in vari luoghi d'Italia. 

Dal 2010 si trasferisce a Treia, in provincia di Macerata, ospite della sua compagna Caterina Regazzi, ed è a Treia che nel 2022, finalmente, dopo tante insistenze, riesce a realizzare questo compendio, edito dall'amico Antonello Andreani di Ephemeria.

Per contatti: spiritolaico@gmail.com

L'autore presenterà  questo suo  libro in occasione della condivisione culturale a cerchio che si tiene  in loc. Moje di Treia 34, alle ore 17.30 del 25 giugno 2022,   durante l'incontro  solstiziale  organizzato a cura di Auser Treia in collaborazione con la Rete Bioregionale Italiana


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Paolo D'Arpini e Caterina Regazzi

lunedì 23 maggio 2022

"Parole ai ricordi dal cuore delle Marche" - Laboratorio di Auser Marche all'interno di "Time to care"

 



Time To Care è un progetto della Presidenza del  Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale e del Dipartimento per le politiche della famiglia, con il Forum Nazionale del Terzo Settore. 

Una delle  attività, all'interno di "Time to care" intitolata “Creiamo una storia”, è consistita in laboratori settimanali di scrittura creativa e questo libricino ne contiene i testi. Marco Squarcia è il giovane del progetto Time to Care che li ha curati; ogni giovedì mattina si sono svolti on-line incontri di dialogo e di racconti prima che di scrittura, le parole, il tempo, le riflessioni, i ricordi hanno riempito di senso il tempo passato forzatamente a casa. 

Scrivere tra un incontro e il successivo, per poi condividere con il gruppo, ha aiutato ciascuno ad esprimere qualche tratto di sé. Le/i partecipanti al laboratorio “Creiamo una storia” hanno sperimentato come produrre un testo attraverso la regola delle cinque W, strumento prezioso per qualsiasi autore. Hanno visto lo studio, l'analisi e l'esercizio scritto da parte dei partecipanti, delle W: What, Who,Where, When, Why. Ovvero: cosa, chi, dove, quando e perché. 

Rispondere a queste domande, avendo al centro il territorio marchigiano come protagonista, unendo le tradizioni, i ricordi, le passioni e quel pizzico di giusta fantasia, ha fatto sì che nascessero piccole perle letterarie, che speriamo vi trasporteranno nelle anime di Eva, Caterina, Renzo, Clara e Maila.

Il risultato di questo lavoro collettivo è un ebook dal  titolo "Parole ai ricordi dal cuore delle Marche", curato da Marco Squarcia, collaboratore per i progetti culturali di Auser Marche, con la supervisione di Maria Teresa Marziali, responsabile   progetti culturali  e  coordinatrice cultura per Auser Marche.




Maria Teresa Marziali  presenterà  questo ebook in occasione della condivisione culturale a cerchio che si tiene  in loc. Moje di Treia 34, alle ore 17.30 del 25 giugno 2022,   durante l'incontro  solstiziale  organizzato a cura di Auser Treia in collaborazione con la Rete Bioregionale Italiana.



giovedì 19 maggio 2022

"Non sono figlia di Eva" di Morena Oro - Sinossi

 


La disobbedienza in principio fu donna, parole dello stesso genere. E non poteva essere altrimenti perché disobbedire è un atto creativo e la donna, la femmina di ogni specie, crea la vita nel suo grembo, la partorisce. Disobbedire è mettere in dubbio il comando, volersi liberare delle strutture che ci sono imposte senza il nostro consenso, appropriarsi dell’atto liberatorio della negazione che porta all’affermazione di ciò che si è.

Peccato, colpa, presunzione? Oppure opportunità, liberazione, meraviglia? La disobbedienza è la matrice di Lilith, la donna primordiale, creata come moglie di Adamo prima di Eva. Anche Eva disobbedì, ma in forma minore, disobbedì a un ordine, Lilith disobbedì a una condizione dell’essere cui era destinata, una condizione d’inferiorità rispetto all’uomo. Rifiutò di assoggettarsi ad Adamo e di venerare Dio, così venne rifiutata da entrambi. Eva fu punita da Dio e cacciata dall’Eden per aver mangiato il frutto dell’albero della conoscenza, e le fu detto che avrebbe macchiato tutta la sua discendenza col peccato originale. Lilith si ribellò, pronunciò il nome di Dio che le era stato proibito, e abbandonò in volo l’Eden. Non venne cacciata, scelse lei di andarsene e restò una creatura immortale, al contrario del suo compagno e della sua discendenza con Eva. Sulle sponde del Mar Rosso si unì ad alcuni demoni e popolò la terra di una stirpe di giganti, i figli degli angeli caduti, i Nephilim.

Tutti i personaggi che popolano la silloge, dopo l’avvento di Lilith, scaturita dal fuoco primordiale della creazione divina, fanno propria quella stessa scintilla di sublime e irrefrenabile disobbedienza, archetipi di condizioni femminili che nel corso dei millenni si sono dovuti riscattare da Eva.

Questo lavoro poetico è un rito, un canto e un elogio alla disobbedienza, un agguato all’immortalità, per scoprire la nostra parte sacra, terribile quanto creativa, lucente quanto oscura. Dopo molti anni di scrittura e perfomance teatrali, con questa raccolta l’autrice intende far risuonare la sintesi del proprio essere come instancabile lavoro di ricerca personale e di superamento dei propri limiti e vedute, una sintesi interiore che ognuno è stimolato a individuare e centrare per vivere pienamente il proprio potenziale umano ed espressivo, senza adeguarsi o farsi condizionare dai modelli che la società impone, anche in modi talvolta molto manipolatori e aggressivi.

Lilith intima di avere il coraggio di dubitare, di mettere in discussione, di essere pronti a pagare di tasca nostra per poter trionfare nella pienezza della nostra essenza, che è anche e soprattutto divina. La conoscenza, di sé e delle cose del mondo, non è mai a buon mercato.

Sotto la coltre della menzogna, dell’assoggettamento e della paura, bisogna stanare tutti gli elementi sacri del nostro spirito per ricongiungersi ad un Tutto che non è separazione, ma unione. Che non è mortificazione ma trionfo.

La separazione è figlia dell’uomo.

Lilith esige Uguaglianza.


Morena Oro











Sull'autrice: 

Morena Oro è nata a Cingoli nel 1969. Vive a Montecassiano, in provincia di Macerata, con il marito, il figlio, cinque gatti, miriadi di libri e bambole di cui è collezionista. Da sempre coltiva con costanza e caparbietà la propria vocazione artistica e il proprio estro creativo, frequentando corsi di teatro e leggendo in modo onnivoro di tutto. La sua passione per la parola, per l’arte, sia figurativa che drammatica, per la poesia e per la musica in tutte le sue varianti, ha accompagnato la sua crescita personale, fino a diventare pretesto di approfondimento culturale e oggetto del suo lavoro di conduttrice nelle trasmissioni di Radio Nuova in Blu, nota emittente di Macerata, dove dal 2010 cura e conduce la trasmissione “Dolce Far Niente”. Cura e realizza altresì per la stessa emittente il format quotidiano ”La Lettura”, audioletture di romanzi, saggi, storie di ogni genere.

Autrice anche di numerose interviste a tanti protagonisti del panorama artistico e culturale locale e nazionale, Morena è tuttavia soprattutto poetessa, attrice e scrittrice di testi teatrali e performer dei propri lavori compositivi con una modalità espressiva anche fisica che definisce poetico-teatrale.

Nel 2019 ha esordito alla regia con lo spettacolo “Caba-Zen”, commistione di arti varie.

Ha pubblicato diverse silloge poetiche: Anima Nuda (2009), Affetti Collaterali (2011), Autopsia del mio demone (2013), Memorie dell’acqua (2017), Il sospiro di Medusa (2018), Bellezza Ribelle (2020), Non sono Figlia di Eva (2022)


Morena Oro  presenterà  questo suo  nuovo libro in occasione della condivisione culturale a cerchio che si tiene  in loc. Moje di Treia 34, alle ore 17.30 del 25 giugno 2022,   durante l'incontro  solstiziale  organizzato a cura di Auser Treia in collaborazione con la Rete Bioregionale Italiana. 

martedì 17 maggio 2022

Presentazione di "Storie segrete e misteriose delle Marche" (Ventura Edizioni) e "La penna di San Giovanni" (Edizioni Nisroch) di Enrico Tassetti

 


Una ricerca  durata anni nella tradizione, nei miti e attraverso le partecipate testimonianze dei protagonisti di strani incontri e inquietanti apparizioni.

Le pietre, i boschi, le città e ogni luogo della regione ne serbano il ricordo e ne tramandano la memoria per chi è in grado di porsi in ascolto. Sono le leggende delle Marche, nate attorno a misteriosi simboli e a ombre notturne, a tesori maledetti sepolti in profondità nella terra, a case stregate, a incontri con streghe e folletti, alle fate della corte della Regina Sibilla, venerata sulla montagna che porta il suo nome, ai segreti alchemici di Templari, Fraticelli e Rosacroce.

Enrico Tassetti assembla un compendio della nostra memoria e identità, con storie che donano significato anche ad attimi apparentemente ordinari, giunte a noi attraverso la tradizione orale, il folklore, e mostrano radici profondissime che raggiungono la notte dei tempi.

Raccolte da documenti, testimonianze popolari, e dalle vive voci di quanti hanno attraversato indenni eventi che non si spiegano con la sola ragione, i misteri narrati in queste pagine invitano a scoprire un lato inedito e nascosto di un territorio ricco di tradizioni e misticismo.



Un affascinante borgo medioevale diviene teatro di inspiegabili omicidi. Sembra tuttavia emergere un sottile filo conduttore, ma mentre le forze dell’ordine indagano a vuoto, il documentarista Pietro e l’avvocato Sara riescono a decifrare i segni lasciati dall’assassino e a collegarli, ottenendo un inquietante quadro che mette in luce le oscure trame alla base di una crisi pandemica mondiale, ideata per rovesciare l’ordine sociale. Aiutati dall’enigmatica Ramashael, loro guida e difesa nell’esplorazione di una realtà che va al di là del quotidiano, si troveranno a lottare contro un nemico demoniaco intenzionato a spingere il mondo verso la sua fine aprendo i sette sigilli dell’Apocalisse. Sfidando un avversario sfuggente che sembra sempre un passo avanti a loro, dovranno studiare le simbologie e i messaggi lasciati nei testi e nella geografia del territorio per svelare le sole parole in grado di salvare l’umanità, vergate dalla penna di San Giovanni.




L'autore presenterà  questi suoi  libri in occasione della condivisione culturale a cerchio che si tiene  in loc. Moje di Treia 34, alle ore 17.30 del 25 giugno 2022,   durante l'incontro  solstiziale  organizzato a cura di Auser Treia in collaborazione con la Rete Bioregionale Italiana. 


giovedì 12 maggio 2022

"La gente quassù è nemica" di Andrea Biondi - Prefazione


“… e come un vento / vai e vieni”


Come è bello calarsi nel paesaggio poetico di Andrea Biondi! I suoi versi liberi ci catturano. Sono una risacca che sferza ed accarezza. Ci offrono una melodia ricca di sviluppi sorprendenti che subito facciamo nostri. Il dettato così sobrio e cristallino ci dipana immagini splendide, forti, entusiasmanti che ci invitano subito a fare il punto con noi stessi, con la qualità delle nostre relazioni, col nostro rapporto con il mondo, la natura, la storia. Si legga ad esempio il canto 7. Toccante. Da rileggere e “incamerare”. Anche se tu non scrivi poesie, non puoi non immedesimarti in coloro che “una sera guardano il cielo / e una stella li trafigge: / piangendo amano la vita / come non mai”.

La poetica del cittadino di Treia dalle radici romagnole ci presenta quadri di vita sanguigni, f lash che ricordano gli spiazzanti kōan del buddismo zen (si veda fra gli altri il componimento 9.), considera- zioni esistenziali che ci provocano. La poesia 10., da cui abbiamo tratto il distico scelto come titolo di questa prefazione, richiama il pensiero “realista” del Qohelet, un libro affatto particolare del corpus biblico. Del resto il percorso poetico di Andrea è assolutamente interconnesso con la vita, abbraccia i corpi e le anime (inscindibili) e capta l’esile soffio dello Spirito, mai invadente, discreto, impalpabile (“Se la realtà è pesante / almeno lo spirito sia leggero…”, v. 6:) eppure potente, unificante, capace di valorizzare le differenze e di comporle in una incredibile armonia... 

Stralcio della Prefazione di Alessandro Ramberti per "La gente quassù è nemica" di Andrea Biondi



Biografia:

Andrea Biondi è nato a Rimini nel 1986.
Dai diciotto anni in poi ha vissuto a Urbino, Bologna, Misano Adriatico.
Dal 2014 si trasferisce a Treia (MC) con moglie e figli.
Ha pubblicato tre raccolte poetiche con Fara Editore: Le campagne hanno bocche,
Ghironda, Quassù la gente è nemica.
Gli piacerebbe scrivere un racconto per bambini sulla bellezza delle religioni.


L'autore presenterà il libro in occasione della condivisione culturale a cerchio che si tiene  in loc. Moje di Treia 34, alle ore 17.30 del 25 giugno 2022,   durante l'incontro  solstiziale  organizzato a cura di Auser Treia in collaborazione con la Rete Bioregionale Italiana. 

martedì 10 maggio 2022

"Corri a scuola durante il terrorismo" di Liana Maccari

 

Nel mio romanzo Corri a scuola durante il terrorismo, la protagonista Tilla Mellari si immerge nella memoria adolescenziale dei suoi quindici anni, come in un oltretomba, perché il '78 fu l'anno del sequestro Moro e lei ha saputo, come in un sibilo di morte, che in quell'anno in cui tutti furono terrorizzati, spiati, controllati, sequestrati, lei fu denunciata e spiata da una sua compagna di classe, Cecilia Corzi. 

Avviene allora nel romanzo il capovolgimento del ruolo denunciante/denunciata e sospettante/sospettata. Tilla passa da sentimentale e proustiana, lettrice di infiniti romanzi e giornali, come si intuisce leggendo, a certosina investigatrice della memoria, raggiungendo una profondità di immersione degna di un campione olimpionico subacqueo e riporta alla luce non solo la verità sulla sua adolescenza, ma anche indizi precisi, che portano alla conoscenza della verità sul sequestro Moro, che spiazzeranno qualunque lettore. In lei agisce l'aver subìto la ferocia del sospetto volutamente occulto e potente, l'arma nucleare della guerra fredda. 

Agisce come in un risveglio dal coma: quando arriva a ricordare suo padre, un onesto contadino che sta trapiantando le cipolline quando viene raggiunto dal carabiniere che gli lascia in mano una denuncia di una ragazza di quindici anni, Cecilia Corzi, che lo accusa di aver ucciso Aldo Moro, solo perché lui, pur essendo il genitore sconosciuto di una delle sue compagne di classe, è l'unico comunista di cui abbia sentito parlare. 

Lì si spacca l'atomo. Quell'energia, dopo quaranta anni, Tilla Mellari la utilizza per il capovolgimento indagante/indagata, trasformandola in precisione certosina e glaciale razionalità nella ricostruzione, magistrale, del sequestro Moro. Un diamante. Degno di portare la firma di un vero magistrato. Infatti a tutti capita di pensare che la verità ufficiale sia tutta una bugia, ma pochi o nessuno sanno poi andare avanti nel capovolgimento di prospettiva, rileggendo i fatti “ut in speculum et in aenigmate”. E se anche era facile intuire che Cecilia Corzi fosse manipolata dagli adulti, per andare avanti nell'indagine su di essi, potenti quanto anonimi, sconosciuti al mondo, quanto padroni del mondo, non c'era altro da fare che indagare ogni insulsa parola uscita dalla bocca della loro figlia, nei cinque anni di scuola. E Tilla, che all'inizio non se ne ricorda neanche una e neanche si ricorda chi fosse quella sua invisibile nemica, si impone un esercizio di memoria così strenuo e sottile, da ripescare infine ogni atomo di vita e meditarne il significato e il peso nella sua indagine. 

Peccato che solo in un romanzo possa avvenire il capovolgimento della trama e che, tanta precisione debba poi essere occultata da nomi fittizi, perché “il brutto poter che, ascoso, a comun danno impera”, per usare le parole di Giacomo Leopardi, continua anche oggi, con le sue menzogne, le sue false indagini, a nascondere le sue guerre infernali. Ricordo che all'epoca le indagini avevano, per legge, una ed una sola direzione. Quella sbagliata, è ovvio...

Liana Maccari









L'autrice presenterà il libro in occasione della condivisione culturale a cerchio che si tiene  in loc. Moje di Treia 34, alle ore 17.30 del 25 giugno 2022,   durante l'incontro  solstiziale  organizzato a cura di Auser Treia in collaborazione con la Rete Bioregionale Italiana. 


Video collegato:  VID liana Maccari romanzo in un minuto.mp4