sabato 18 aprile 2020

Auser: "No alla segregazione degli anziani più a lungo a casa..."

Auser Treia. Anziani liberi

“L’idea di lasciare a casa più a lungo degli altri gli anziani non
convince da molti di punti di vista ed è una misura discriminatoria nei confronti di una parte molto consistente della popolazione che ha già sofferto tanto a causa dell’emergenza sanitaria da coronavirus.


Una prolungata assenza di attività fisica e sociale può avere inoltre conseguenze molto gravi sul benessere psicofisico delle persone anziane, soprattutto di chi è molto anziano e di chi ha più di una patologia.


Lo dichiarano in una nota congiunta i Sindacati dei pensionati
Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil insieme alle rispettive associazioni del volontariato Auser, Anteas, Ada.

“Anche gli anziani – continuano – avranno bisogno, quando sarà possibile, di riprendere le proprie libertà, di uscire da una condizione di isolamento e di solitudine e di continuare a svolgere il loro fondamentale ruolo nella vita sociale ed economica del Paese.


Come Sindacati dei pensionati e come Associazioni di volontariato siamo da sempre convinti del grande valore delle persone anziane e della necessità di promuovere l’invecchiamento attivo a ogni livello della società. Isolare le persone anziane sarebbe l’esatto opposto.

La misura sarebbe inoltre di difficilissima applicazione e non basterebbe comunque ad impedire un contagio che spesso avviene all’interno delle stesse famiglie.

Serve piuttosto un piano molto articolato e ben organizzato basato sul rilancio della sanità pubblica, su controlli a tappeto, prevenzione, innovazione e su quella medicina del territorio che tante volte abbiamo invocato e che ora è diventata quanto mai urgente, necessaria e inderogabile”.

Giusy Colmo


Giusy Colmo - responsabile ufficio stampa e comunicazione - AUSER ...
ufficiostampa@auser.it

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