venerdì 6 settembre 2019

Conte 2.0, secondo la CGIL



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 C’è chi lo chiama Conte bis, chi Conte due. C’è chi parla di “fusione fredda” (Repubblica) tra Pd e Cinque Stelle. C’è chi ironizza sulla classica battuta alla Salvini: “Bacioni da Palazzo Chigi” (Il Fatto Quotidiano). “Palombella giallo-rossa” per il Manifesto. I quotidiani di destra parlano del peggior governo della storia repubblicana. 

Nella differenza di giudizi e di analisi su quello che sta succedendo in Italia, è ben chiaro il punto fondamentale. Il nuovo governo dovrà trovare una vera discontinuità con le politiche messe in campo finora e dovrà quindi elaborare strategie nuove per affrontare una crisi economica che non passa, una crisi istituzionale inedita (ricordiamo che erano stati evocati i pieni poteri per un uomo solo) e un rapporto con l’Europa che è vitale, ma nello stesso tempo da riscrivere. 

E in tutto ciò uno dei cambiamenti più atteso riguarda il rapporto tra la politica e la società e in particolare tra governo, Parlamento e parti sociali che in questi anni sono state completamente escluse dalle scelte, come hanno ricordato  i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil che ora chiedono l’avvio immediato di un confronto in vista della finanziaria 2020. I mercati finanziari – da quanto appare – apprezzano e lo spread con i bund tedeschi continua a scendere... 

Mattinale CGIL del 5 settembre 2019

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3 commenti:

  1. Commenti ricevuti:

    Commento di M.R.: "Salvini ha staccato la spina al "suo" governo Lega + M5S ma lo ha fatto nel momento e nel modo sbagliati. L'ha staccata ad agosto, quasi alla vigilia della sessione di bilancio, prestando il fianco alle accuse di quanti vorrebbero scaricare su di lui le responsabilitá per la manovra “correttiva” a cui il nuovo governo si accinge (perché «ce lo chiede l’Europa»). Ed ha staccato la spina quasi a freddo, dopo che un voto del parlamento sulla TAV aveva dato ragione a lui e torto ai Cinque Stelle. La spina – secondo me – avrebbe dovuto staccarla molto prima..."

    Commento di Marina Minicuci: "Si può trasformare la natura dello stato che si è conquistato, oppure le rivoluzioni che si danno quell'obbiettivo sono destinate inevitabilmente a riprodurre la sostanza delle culture politiche di governo che hanno combattuto? Anche la semplice presa di potere di un movimento nient'affatto rivoluzionario, un semplice movimento di buon senso lo potremmo chiamare, com'era il M5S prima del 2012, da quando ha preso il potere si è andato normalizzando tanto da diventare perfettamente aderente al sistema."

    Commento di Pasquino: "Spergiurato ha già il BisConte e le schiere sono pronte. La domanda adesso è bella: dei ministri la marmaglia nell'improvvida accozzaglia sarà saggia o... mattarella?"

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  2. Mia rispostina collettiva:

    "...dice bene Marina Minicuci di No War No NATO: "Si può trasformare la natura dello stato che si è conquistato, oppure le rivoluzioni che si danno quell'obbiettivo sono destinate inevitabilmente a riprodurre la sostanza delle culture politiche di governo che hanno combattuto? Anche la semplice presa di potere di un movimento nient'affatto rivoluzionario, un semplice movimento di buon senso lo potremmo chiamare, com'era il M5S prima del 2012, da quando ha preso il potere si è andato normalizzando tanto da diventare perfettamente aderente al sistema." - Ma per il momento l'unica cosa che possiamo fare è cercare di evitare il male peggiore…. questo governo resterà in carica almeno due anni (in previsione dell'elezione del Presidente della Repubblica) teniamolo sotto osservazione in modo che non faccia troppi danni, insomma monitoriamo il suo operato volta per volta, sui contenuti. Tra l'altro sia i cinque stelli che i piddini sanno che non possono "cagare fuori dalla tazza" perché il popolo li osserva e le elezioni, prima o poi (come dice Salvini) ci saranno, quindi cercheranno di stare attenti, più attenti di quando c'era renzi con il 41%. Lagnarsi in anticipo non serve a nulla lagniamoci per le cose malfatte, non per la semplice esistenza. Ne abbiamo viste di giravolte e di puttanate politiche, in passato, da parte di ogni partito, ma astenersi dal controllo e dalla discriminazione sulle situazioni correnti non serve a nulla. Fare le pulci al governo, invece, giorno per giorno, basandosi sugli atti compiuti, può portare a qualche risultato. La stessa cosa, per quanto mi riguarda, faccio anche a livello comunale. Come sai ero candidato in una lista "autonoma", né di qua né di là, ed ora cerco, pur non avendo alcuna carica, di vagliare ogni azione di governo e d'opposizione senza indossare il paraocchi. Questa la mia politica!" (Paolo D'Arpini)

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  3. Commento ricevuto via email da Marco Bracci:
    "Dice Marina ".... un semplice movimento di buon senso lo potremmo chiamare, com'era il M5S prima del 2012, da quando ha preso il potere si è andato normalizzando tanto da diventare perfettamente aderente al sistema."

    Quando nacque l'M5s dissi: il pentacolo è lo stemma dei seguaci del diavolo e l'M5S ne ha ben 5 nel suo stemma, e diavolo, in greco, significa "colui che confonde". Perciò non c'è da meravigliarsi che oggi l'M5S sia quello che è diventato manifesto essere, anche se, per me, lo era già quando nacque ed è stato creato proprio per questo.
    Devo però anche ammettere che, alle prime votazioni in cui si presentò, anch'io lo votai, nella speranza di aver formulato un giudizio sbagliato. Ma purtroppo penso oggi che fosse giusto e che, quindi, i suoi creatori occulti ci abbiano preso ben bene per i fondelli, come sempre. Ne consegue che sono tornato a non votare, come facevo prima di quel ripensamento. Perché a non votare? erché i nostri manovratori hanno bisogno del nostro sostegno, quindi del nostro voto, che usano per giustificare le loro malefatte.
    Saluti, Marco"

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