giovedì 19 maggio 2022

"Non sono figlia di Eva" di Morena Oro - Sinossi

 


La disobbedienza in principio fu donna, parole dello stesso genere. E non poteva essere altrimenti perché disobbedire è un atto creativo e la donna, la femmina di ogni specie, crea la vita nel suo grembo, la partorisce. Disobbedire è mettere in dubbio il comando, volersi liberare delle strutture che ci sono imposte senza il nostro consenso, appropriarsi dell’atto liberatorio della negazione che porta all’affermazione di ciò che si è.

Peccato, colpa, presunzione? Oppure opportunità, liberazione, meraviglia? La disobbedienza è la matrice di Lilith, la donna primordiale, creata come moglie di Adamo prima di Eva. Anche Eva disobbedì, ma in forma minore, disobbedì a un ordine, Lilith disobbedì a una condizione dell’essere cui era destinata, una condizione d’inferiorità rispetto all’uomo. Rifiutò di assoggettarsi ad Adamo e di venerare Dio, così venne rifiutata da entrambi. Eva fu punita da Dio e cacciata dall’Eden per aver mangiato il frutto dell’albero della conoscenza, e le fu detto che avrebbe macchiato tutta la sua discendenza col peccato originale. Lilith si ribellò, pronunciò il nome di Dio che le era stato proibito, e abbandonò in volo l’Eden. Non venne cacciata, scelse lei di andarsene e restò una creatura immortale, al contrario del suo compagno e della sua discendenza con Eva. Sulle sponde del Mar Rosso si unì ad alcuni demoni e popolò la terra di una stirpe di giganti, i figli degli angeli caduti, i Nephilim.

Tutti i personaggi che popolano la silloge, dopo l’avvento di Lilith, scaturita dal fuoco primordiale della creazione divina, fanno propria quella stessa scintilla di sublime e irrefrenabile disobbedienza, archetipi di condizioni femminili che nel corso dei millenni si sono dovuti riscattare da Eva.

Questo lavoro poetico è un rito, un canto e un elogio alla disobbedienza, un agguato all’immortalità, per scoprire la nostra parte sacra, terribile quanto creativa, lucente quanto oscura. Dopo molti anni di scrittura e perfomance teatrali, con questa raccolta l’autrice intende far risuonare la sintesi del proprio essere come instancabile lavoro di ricerca personale e di superamento dei propri limiti e vedute, una sintesi interiore che ognuno è stimolato a individuare e centrare per vivere pienamente il proprio potenziale umano ed espressivo, senza adeguarsi o farsi condizionare dai modelli che la società impone, anche in modi talvolta molto manipolatori e aggressivi.

Lilith intima di avere il coraggio di dubitare, di mettere in discussione, di essere pronti a pagare di tasca nostra per poter trionfare nella pienezza della nostra essenza, che è anche e soprattutto divina. La conoscenza, di sé e delle cose del mondo, non è mai a buon mercato.

Sotto la coltre della menzogna, dell’assoggettamento e della paura, bisogna stanare tutti gli elementi sacri del nostro spirito per ricongiungersi ad un Tutto che non è separazione, ma unione. Che non è mortificazione ma trionfo.

La separazione è figlia dell’uomo.

Lilith esige Uguaglianza.


Morena Oro











Sull'autrice: 

Morena Oro è nata a Cingoli nel 1969. Vive a Montecassiano, in provincia di Macerata, con il marito, il figlio, cinque gatti, miriadi di libri e bambole di cui è collezionista. Da sempre coltiva con costanza e caparbietà la propria vocazione artistica e il proprio estro creativo, frequentando corsi di teatro e leggendo in modo onnivoro di tutto. La sua passione per la parola, per l’arte, sia figurativa che drammatica, per la poesia e per la musica in tutte le sue varianti, ha accompagnato la sua crescita personale, fino a diventare pretesto di approfondimento culturale e oggetto del suo lavoro di conduttrice nelle trasmissioni di Radio Nuova in Blu, nota emittente di Macerata, dove dal 2010 cura e conduce la trasmissione “Dolce Far Niente”. Cura e realizza altresì per la stessa emittente il format quotidiano ”La Lettura”, audioletture di romanzi, saggi, storie di ogni genere.

Autrice anche di numerose interviste a tanti protagonisti del panorama artistico e culturale locale e nazionale, Morena è tuttavia soprattutto poetessa, attrice e scrittrice di testi teatrali e performer dei propri lavori compositivi con una modalità espressiva anche fisica che definisce poetico-teatrale.

Nel 2019 ha esordito alla regia con lo spettacolo “Caba-Zen”, commistione di arti varie.

Ha pubblicato diverse silloge poetiche: Anima Nuda (2009), Affetti Collaterali (2011), Autopsia del mio demone (2013), Memorie dell’acqua (2017), Il sospiro di Medusa (2018), Bellezza Ribelle (2020), Non sono Figlia di Eva (2022)


Morena Oro  presenterà  questo suo  nuovo libro in occasione della condivisione culturale a cerchio che si tiene  in loc. Moje di Treia 34, alle ore 17.30 del 25 giugno 2022,   durante l'incontro  solstiziale  organizzato a cura di Auser Treia in collaborazione con la Rete Bioregionale Italiana. 

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