giovedì 15 febbraio 2018

Resoconto di One Billion Rising 2018 a Treia


L'immagine può contenere: 7 persone, persone che sorridono, persone in piedi, cane e spazio all'aperto
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Per il  14 febbraio 2018, a Treia, avevamo previsto di partecipare, con le nostre forze, alla manifestazione internazionale One Billion Rising. E così un piccolo gruppo di “coraggiosi” (dato il tempo veramente gelido) si è ritrovato in Piazza della Repubblica, con al seguito la fida Magò. In questa giornata, già da diversi anni, in diversi luoghi del mondo, si manifesta contro la violenza sulle donne.
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Erano venute diverse persone anche da lontano: da Ancona e Loreto: le amiche Mara e Orietta, con la nuova amica Drenka e il giovane Matteo, più diverse persone della UIL, centro anti mobbing e stalking, una tra tutte, Marina, responsabile del centro.
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Inoltre c’erano alcune persone di Treia, tra cui Paolo, la cara cugina Valeria e la fotografa “ufficiale” Luciana.
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Era così freddo che abbiamo attaccato in fretta uno dei nostri cartelli più esplicativi al monumento del Papa e ci siamo fatti scattare alcune foto. Altre davanti alla fontana e poi di corsa sotto al mercato coperto, luogo più riparato, dove ci siamo messi in cerchio e Marina, nel silenzio più totale ha letto-interpretato con grande emozione sua e degli ascoltatori, il testo in Italiano di “Break the Chain”, il brano che solitamente, nelle manifestazioni più organizzate, viene suonato, cantato e ballato.
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Io l’ho trovato molto bello anche così e pieno di significato.
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Poi ci siamo trasferiti nella sede dell’AUSER Treia, che era tra i promotori della manifestazione ed infatti era presente anche il presidente provinciale, Antonio Marcucci. Ci siamo intrattenuti un bel po’ lì, ad una temperatura più ragionevole, a parlare delle donne e della vita. Qualcuno ha anche fatto qualche piccolo discorso. Io ho detto tra l’altro, che le donne devono riscoprire un modo di stare assieme e fare comunità. La sincerità e la trasparenza secondo me sono valori che bisogna diffondere, purtroppo sono un po’ “fuori moda” in un mondo dove conta più  l’ “apparire” che l'”essere”.
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 La nostra è stata una piccola manifestazione per riflettere sulla violenza contro le donne e portare una piccola luce in questo mondo sempre più malsano, dove il rispetto per “l’altra metà del cielo”  andrebbe riscoperto da tutti.
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Caterina Regazzi
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Le donne nella società moderna - Caterina Regazzi, nella sede di Auser Treia, che parla delle donne nella società moderna, ripresa da Luciana Montecchiesi. Video: https://www.facebook.com/luciana.montecchiesi1/videos/1668507313235498/ 

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SPEZZA LA CATENA
Sollevo le braccia al cielo
Prego in ginocchio
Non ho più paura
Io attraverserò quella soglia
Cammina, danza, sollevati
Cammina, danza, sollevati
Posso vedere un mondo dove tutte viviamo
Sicure e libere da ogni oppressione
Non più stupro, o incesto, o abuso
Le donne non sono proprietà
Tu non mi hai mai posseduta, neppure sai chi sono
Io non sono invisibile, sono semplicemente meravigliosa
Sento il mio cuore prendere la corsa per la prima volta
Mi sento viva, mi sento straordinaria
Danzo perché amo
Danzo perché sogno
Danzo perché non ne posso più
Danzo per arrestare le grida
Danzo per rompere le regole
Danzo per fermare il dolore
Danzo per rovesciare tutto sottosopra
E’ ora di spezzare la catena, oh sì
Spezzare la catena
Danza, sollevati
Danza, sollevati
Nel mezzo di questa follia, noi ci ergeremo
Io so che c’è un mondo migliore
Prendi per mano le tue sorelle e i tuoi fratelli
Cerca di raggiungere ogni donna e ogni bambina
Questo è il mio corpo, il mio corpo è sacro
Basta scuse, basta abusi
Noi siamo madri, noi siamo maestre,
Noi siamo bellissime, bellissime creature
Danzo perché amo
Danzo perché sogno
Danzo perché non ne posso più
Danzo per arrestare le grida
Danzo per rompere le regole
Danzo per fermare il dolore
Danzo per rovesciare tutto sottosopra
E’ ora di spezzare la catena, oh sì
Spezzare la catena
Danza, sollevati
Danza, sollevati
Sorella, non mi aiuterai? Sorella, non ti solleverai?
Danza, sollevati
Danza, sollevati
Questo è il mio corpo, il mio corpo è sacro
Basta scuse, basta abusi
Noi siamo madri, noi siamo maestre,
Noi siamo bellissime, bellissime creature
Danzo perché amo
Danzo perché sogno
Danzo perché non ne posso più
Danzo per arrestare le grida
Danzo per rompere le regole
Danzo per fermare il dolore
Danzo per rovesciare tutto sottosopra
E’ ora di spezzare la catena, oh sì
Spezzare la catena
Spezzare la catena.
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