lunedì 25 giugno 2018

Treia. Resoconto del Collettivo Bioregionale Ecologista 2018


Treia, 24 giugno 2018 - Acqua santa di san Giovanni

Dal 2010, da quando io e Paolo stiamo assieme, cerchiamo di portare avanti un discorso sul bioregionalismo e sull'ecologia profonda, per indicare  un modo gentile di riabitare il Pianeta, nel possibile e nel nostro piccolo. Questo discorso si esprime, oltre che col sistema di vita, attraverso  incontri annuali di condivisione, che si sono svolti in varie parti di Italia, spesso in Emilia, ma anche nel Lazio, in Abruzzo, ecc. Il primo si svolse nelle Marche, a San Severino, a casa della compianta Lucilla Pavoni e ci sembrava ora di tornare nelle Marche, così, già da diversi mesi era stato programmato un Collettivo Bioregionale Ecologista proprio qui a Treia. E dato che recentemente c'è stato un recupero e un ravvivarsi della Campagna sull'Agricoltura Contadina, che avevamo discusso proprio nell'incontro da Lucilla, abbiamo pensato che fosse l'occasione giusta per parlarne anche qui, anche perché nel frattempo avevamo inviato alla Regione Marche una proposta in tal senso. Anche per la subentrata collaborazione con il Circolo Auser Treia  di cui Paolo è diventato nel frattempo presidente.   (vedi anche:   https://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Collettivo-Bioregionale-Ecologista)

Il Collettivo ecologista  si è svolto il 23 e 24 giugno 2018. Il 23 giugno è stata una giornata tranquilla, all'insegna dell'accoglienza dell'unico partecipante  venuto da fuori regione, il nostro amico Giuseppe Finamore, con cui abbiamo pranzato, passeggiato, parlato. Nel pomeriggio, ci ha raggiunto, inaspettato ma gradito, Vincenzo Toccaceli, medico e uomo di grande cultura e passione, con cui c'è stato un bello scambio di informazioni e idee. Alla sera pizzata conviviale al forno di Treia a cui si sono aggiunti gli amici Simonetta e Fernando, giornalisti de La Rucola.

Il 24 giugno, alle 10 e 30 ci siamo recati , io, Paolo e Giuseppe, alla Cooperativa biodinamica La Talea a Santa Maria in Selva, dove c'erano già ad aspettarci Adriano Spoletini, il presidente della cooperativa,  Andrea, uno dei musicisti invitati per allietare l'evento, Giampaolo, uno dei nostri "fotografi ufficiali"  nonché socio dell'Auser, e Silvia, la cuoca, che aveva già predisposto un sacco di cibarie ed io ho solo aiutato a completare l'opera. Paolo, Giuseppe, il marito di Silvia  ed Andrea si sono dedicati invece alla sistemazione della sala: tavoli in fondo per gli espositori, qualche sedia per i visitatori, cartelli all'ingresso della cooperativa, etc.  Il tutto a me è parso ben fatto e accogliente. Il pranzo è stato a base di cibi sani,  quasi interamente vegani, prodotti con materie prime biologiche. Sono state usate solo un paio di uova delle galline del posto e qualche cucchiaio di parmigiano in una delle due torte salate a base di spinaci e di cime di rapa. Per il resto il pranzo era composto di penne con un intingolo di verdure stufate e tritate, un'insalata di ceci, avocado, pomodorini conditi con menta, olio e limone, un' insalata a base di verdura, pomodori e cetriolo, pane a lievito madre e bruschetta. Tutto ottimo e digeribile. 

Nel frattempo erano arrivati altri due musicisti, Carlo e Diego, ed una compagna, più una cagnetta. Un buon pranzo ed una bella compagnia. Mentre accompagnavo gli ospiti nella grande sala ci siamo soffermati ad ammirare un grande albero di gelso, carico di more bianche e dal tronco quasi completamente cavo: non si sa come faccia a rimanere in piedi col vento. Un incanto.

Poi io e Paolo ci siamo defilati per un'oretta per fare un riposino. Intanto però sentivamo voci e rumori di altre persone che arrivavano: Felice, Petra, Claudio Medei, Graziella Casarotta, Daniela ed Enzo Catani con la loro lavanda (tutti produttori ed espositori), Gigliola con le sue preparazioni crudiste, la assessora del Comune di Treia Alessia Savi e famiglia, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, Antonio Marcucci dell'Auser di Macerata, Danizete e Donatello, Andrea e Barbara con l'acqua di San Giovanni, Simonetta ed altri amici, in tutto eravamo un paio di dozzine... come le uova che le nonne portavano in dono quando si faceva la festa del Solstizio estivo e della mietitura...


Nel frattempo era arrivata anche una troupe di Rai Marche che ha fatto riprese ed intervistato Paolo sul bioregionalismo. Poi, con un leggero ritardo rispetto al previsto, è iniziato il giro di condivisione. Prima ci siamo tutti presentati poi io ho fatto una breve relazione sulla proposta di legge (somma di 4 proposte di legge di gruppi politici diversi) sull'Agricoltura Contadina, partendo dalla lettura del primo articolo, che riguarda i motivi ispiratori: tutela del territorio, biodiversità, produzione di cibo sano, vivere sulla terra e dei frutti della propria terra, ecc. ed ho accennato alle eventuali facilitazioni in campo fiscale, dei controlli, edilizio, in materia di lavoro, che gli agricoltori contadini potrebbero avere. 

Certo, ci eravamo chiesti se queste proposte potessero interessare qualcuno dei presenti, tra gli operatori del settore: alcuni saranno stati agricoltori in piena regola, altri potevano essere semplici individui che vivono con i frutti della loro terra, ma che non ritengono necessario rientrare in un eventuale "elenco di agricoltori contadini" e comunque per questo soggetti ad una forma di "registrazione" e di controllo.

C'è stato qualche commento in tal senso, poi, Giuseppe Finamore ha parlato dell'incontro di coordinameto della campagna contadina, tenuto a  Mondeggi. Quella è però una situazione particolare in cui chi lavora quella terra (più di 100 ettari!) non è proprietario e quindi, per la legge, è abusivo. Lui ha suggerito di affiancare l'attività agricola ad una attività sociale nei confronti di persone svantaggiate, cosa che potrebbe comportare la mancanza di necessità di registrazione.

Le poesie di Felice del Seminasogni e la musica di tanto in tanto ci allietavano: l'organetto di Luciano Carletti e gli hung drum di Carlo e Diego e il dijieritù di Andrea, bravissimi. Tutto molto suggestivo.

Gigliola, aiutata da Petra, intanto si dava da fare per preparare uno spuntino vegano-crudista. Purtroppo il tutto è stato pronto un po' in ritardo ed alcune persone mancavano, ma chi è rimasto si è potuto rifocillare con crepes a base di farina di ceci, germogli di vari semi, creme di verdure, insalata e altre crudità.

Alla spicciolata piano piano le persone se ne sono andate. Spero che a qualcuno sia rimasta in cuore la gioia della condivisione e la voglia di darsi da fare per un mondo migliore, più sano, più equo, più conviviale, più amorevole.


Caterina Regazzi

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RAI. Tg3 Marche - Al minuto 25 circa -http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/multimedia/ContentItem-e910d72e-30cd-465c-864d-2151faff7550.html - Servizio sul Collettivo Bioregionale Ecologista tenuto il 24 giugno 2018 a Treia

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