sabato 15 giugno 2019

Treia, 14 giugno 2019 – Resoconto del primo consiglio comunale con la nuova giunta



"Primo Grado.
Nella terza notte o nella prima,
avanti che splenda la luna,
niente di strano se quelli che si incontrano
non si riconoscono.
Eppure, si conserva, celata, una traccia
del giorno trascorso"
(Rjokwai di Tosan)



Ricordate Casinò Royale, il favoloso episodio 007 che mostra la genesi di James Bond e colma il suo passato, informandoci sugli antefatti...? Beh io me lo sono simbolicamente rivissuto  assistendo al consiglio comunale del 14 giugno 2019, il primo  della nuova amministrazione di Treia sortita dalle elezioni del 26 maggio. L'appuntamento era per le ore 21,  memore però del ritardo con cui solitamente iniziavano i consigli sono uscito di casa che le 21 erano già suonate, "tanto -mi son detto- per arrivare all'ex Ipsia ci impiego al massimo 10 minuti  anche prendendomela comoda". Ed infatti camminando in tutta calma e guardando il cielo sopra di me osservavo la luna quasi piena occhieggiare tra le nuvole, "un buon segno -ho pensato- per la nascita di una nuova amministrazione uscita da un travagliato parto elettorale".

Giunto all'ingresso del cortile dell'ex Ipsia sentivo un vociare confuso salire dalla sala, "sicuramente il consiglio deve ancora iniziare -ho immaginato- altrimenti non si sentirebbe questo parlottare scomposto". Invece il consiglio, in pieno stile commedia dell'arte, era bello che cominciato e per alcuni era pure finito, nel senso che mentre io entravo in sala ecco che incrocio un manipolo compatto che ne usciva con determinazione. "Dove andate? -chiesi turbato ai 4 consiglieri di minoranza che si allontanavano accompagnati da alcuni supporters- non partecipate alla riunione?". Ed Edi, la più loquace del gruppo, di rimando esclama: "ti sei perso la parte migliore, abbiamo appena letto e consegnato un documento alla segretaria ed ora abbandoniamo l'aula.". 


Insomma la sequelle continua, ho pensato, e sono entrato nell'aula ove era evidentemente manifesta una certa commozione. Gente in piedi, gente seduta, chi parlava e chi rispondeva. Il vice sindaco David Buschittari, facente funzioni di sindaco, seduto al tavolo assieme alla segretaria comunale, cercava di riportare ordine invitando gli astanti al silenzio, dicendo "avrei volentieri risposto alle obiezioni ed ai quesiti della minoranza ma loro hanno preferito andarsene, quindi non vale la pena che io giustifichi il nostro operato. Andiamo perciò avanti con la scaletta dei punti all'ordine del giorno di questa seduta consiliare..."

Io sono rimasto un po' interdetto, non mi sarei mai aspettato un Casinò simile, sia pur Royale. La sala malgrado le defezioni era abbastanza  piena di gente, non solo carabinieri, vigili urbani, impiegati comunali e membri di enti comunali ed affini, c'era un vero e proprio pubblico composto da persone del popolo, persone desiderose di assistere alla scena per capire cosa ci sarà da aspettarsi nella conduzione amministrativa della città... Tra gli astanti scorgevo le mie amiche e colleghe  democratiche, Tiziana e Luciana, che mi facevano segno di avvicinarmi e così mi son seduto al loro fianco.

Lo svolgimento del consiglio riprendeva quindi con ordine e celerità, Buschittari ha letto velocemente tutti gli articoli relativi all'eleggibilità dei consiglieri, mentre bisbigliavo con le mie amiche per farmi spiegare i precedenti avvenimenti che mi ero perso. Presenti in aula solo 7 membri della maggioranza, l'ottavo è assente giustificato, la maggioranza richiesta per legge per dare validità al consiglio è comunque garantita. Il vicesindaco avvedutosi che qualcuno dei presenti stava armeggiando con telefonini e videocamere  ha ricordato che non è consentito filmare e registrare quanto vien detto e fatto, egli invitava pertanto i trasgressori ad allontanarsi dall'aula e così essi hanno fatto. A questo punto poteva svolgersi la cerimonia principale della serata, ovvero il giuramento del sindaco.


David Buschittari, in veste di vice-sindaco nominato dal proclamato  sindaco Franco Capponi, eletto ma sospeso dalla carica (come spiegato meglio dabbasso), indossava  la fascia tricolore e con semplici parole affermava davanti a tutti: "Giuro di osservare la costituzione italiana". Poi chiamava a prender posto al tavolo i membri della giunta, nominati da  Capponi la sera del 27 maggio 2019, essi sono: Donato Massei (lavori pubblici), Luana Moretti (cultura), Ludovica Medei (bilancio).

Un altro punto all'odg era la nomina dei membri in commissione elettorale, però vista l'assenza della minoranza è stata rimandata ad una successiva seduta. Mentre la nomina dei membri negli enti ed istituzioni veniva effettuata, con scrutinio segreto da cui risultano eletti a maggioranza la consigliera Virgili (che  non è  presente in aula) ed il consigliere Sileoni. Buschittari comunica anche -vista l'imminenza della prossima disfida del bracciale-  che era già stato da lui nominato, come rappresentante dell'amministrazione nell'ente disfida, l'avv. Alessandro Verdicchio, il quale ha assunto la carica di presidente pro tempore (sino alle prossime elezioni interne del 2020)  date le dimissioni per motivi personali del precedente responsabile, Giorgio Bartolacci.

A questo punto il consiglio è praticamente chiuso, l'incontro è stato brevissimo, meno di un'ora tutto compreso, quando in precedenti occasioni c'era da stazionare per ore ed ore ad ascoltare le comunicazioni del sindaco, le motivazioni della maggioranza e poi le repliche dell'opposizione. La celerità del percorso è sicuramente dovuta in parte alla poca propensione alla parola di David Buschittari ma soprattutto all'assenza dei consiglieri di minoranza: Sampaolo, Castellani, Mozzoni e Gagliardini.

Siamo rimasti ancora un po' in una  ventina a farci compagnia ed a commentare gli eventi, ognuno cercando di dire la sua,   tra i presenti prevaleva la convinzione che Treia ha bisogno di una amministrazione effettiva e quindi  è meglio  accettare la giunta nominata da Capponi, sia pur nelle condizioni insolite in cui tutto ciò era avvenuto.  "In fondo ora abbiamo questa amministrazione che è risultata vincitrice alle elezioni ed allora lasciamola lavorare" Questo il parere più condiviso.

Volendo però fare un resoconto completo della situazione, e non avendo sentito di persona quanto dichiarato dalla minoranza prima di lasciare l'aula,  una volta uscito dall'ex Ipsia ho incrociato per strada alcune sostenitrici della lista "Prima Treia" le quali mi hanno invitato ad ascoltare direttamente l'opinione dei loro consiglieri e mi hanno indirizzato verso un bar del centro storico in cui essi si erano riuniti per considerare i passi successivi da farsi. MI sono intrufolato  tra i  protestanti ed ho chiesto ragguagli sul documento da loro  letto e depositato agli atti prima di abbandonare l'aula. Ecco il testo: "I consiglieri di minoranza all'inizio della seduta del 14 giugno 2019  al solo scopo di eccepire l'incandidabilità del dr. Franco Capponi a sindaco di Treia, le illegittimità conseguenti  delle operazioni elettorali. l'illegittimità del decreto del  sindaco n. 1 del 27.05.2019 e di tutti i successivi atti posti in essere dal vice sindaco nominato e dalla giunta, ivi compresa la convocazione del consiglio comunale per la data odierna. Firmato: Vittorio Sampaolo, Andrea Mozzoni, Edi Castellani, Gianluca Gagliardini".

Durante il dialogo privato avuto  con i  consiglieri della lista Prima Treia mi è stato fatto presente che la loro è una battaglia per la legalità, in quanto essi riconoscono la sconfitta elettorale ma non accettano i modi e le azioni messe in atto dal proclamato  sindaco Capponi,  e pertanto hanno provveduto a fare un esposto-denuncia sia alla magistratura che al TAR delle Marche per esporre le irregolarità di quanto avvenuto nel breve lasso di tempo intercorso  tra  la proclamazione di Capponi, la nomina della giunta,  e  la sua sospensione reiterata dalla prefettura. Ciò  avvenuto malgrado una pronta comunicazione-diffida  PEC, indirizzata al protocollo del comune di Treia ed alla prefettura,   a firma di Vittorio Sampaolo,  in data  27 maggio 2019,  alle ore 17.40, quindi prima delle decisioni messe  in atto dal proclamato sindaco Capponi  relative alla nomina della giunta, etc.

Sinceramente non so quali tempi potranno intercorrere tra le risposte del TAR e delle altre istituzioni superiori relativamente a quanto accaduto nel comune di Treia, sulle presunte irregolarità e su quali potranno essere le conseguenze. Arrivo di un nuovo commissario? Sospensione  ulteriormente prolungata del proclamato sindaco Capponi in attesa del secondo livello di giudizio per le accuse  di peculato alle quali è sottoposto dalla magistratura? Sua assoluzione e ritorno in carica? Prolungamento della operatività della giunta attuale? Nuove elezioni? Tutti i giochi, per il futuro, sembrano aperti... 


Ma per l'immediato l'amministrazione comunale in carica è comunque titolata ad espletare le competenze di sua spettanza, quindi  mi auguro che svolga il proprio compito nel rispetto delle consuetudini che indicano una qualsiasi  amministrazione eletta non al servizio di una parte ma al servizio dell'intera comunità. In tal senso auguro, al vice sindaco David Buschittari ed ai suoi colleghi di giunta (qualsiasi cosa riservi il futuro),  buon e proficuo lavoro!  

Paolo D'Arpini

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"Secondo grado.
Una vecchia, che ha perduto il mattino,
sta di fronte allo specchio antichissimo.
Si rifletton con perfetta chiarezza, 
ma non c'è più realtà veruna.
Smetti di perdere di nuovo la testa 
e di riconoscere ombre!"
(Rjokwai di Tosan)  








P.S. Le immagini  ritraggono situazioni del dopo consiglio, quindi non soggette alle limitazioni di riservatezza. 

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