venerdì 23 ottobre 2020
Auser Marche - Antonio Marcucci nominato nuovo presidente regionale di Auser Marche
giovedì 8 ottobre 2020
Treia. Proposto un concerto di armonici vocali nella chiesa di San Michele (od in alternativa uno d'arpa o con strumenti medievali)
L'architettura della chiesa di San Michele è dotata di una ottima acustica e pertanto risulta particolarmente adatta a svolgervi cori e concerti.
Oggi, durante una colazione di lavoro con alcuni membri del circolo Auser Treia, qualcuno ha consigliato di organizzare nella chiesa una esibizione d'arpa o con strumenti medievali, io ho subito pensato ad un concerto di armonici vocali, dei quali conosco il maestro Andrea Simone – https://www.youtube.com/watch?
Cosa sono gli armonici vocali?
Cos'è il canto armonico
"Il Canto Armonico (ipertoni vocali) è una particolare tecnica canora con cui è possibile emettere contemporaneamente due suoni. Solitamente si canta una nota continua, che corrisponde alla voce normale, che tutti possono sentire, mentre contemporaneamente si genera consapevolmente un suono più alto, flautato, con il quale possiamo cantare intenzionalmente scale armoniche. È un’affascinante tecnica antichissima, ed è molto efficace per condurci facilmente in stati meditativi, per stimolare il cervello, per migliorare la qualità della voce cantata e per aiutarci a trovare salute, armonia ed equilibrio". (Mirco Bisonni)
Ed ora mi chiedo: “riusciremo nell'intento, ci sarà interesse da parte delle istituzioni treiesi e della curia per rendere possibile questo evento?”
Paolo D'Arpini
martedì 6 ottobre 2020
Vi racconto il Cerchio poetico del 4 ottobre a Treia ed il mio incontro con la poesia
Ho incontrato ed amato di recente la Poesia, è stato un lento percorso (e a chi non è capitato nella vita?), a scuola non mi aveva attratto particolarmente, era solo una materia da studiare. Ma comincio raccontando i fatti avvenuti al Cerchio della Poesia che si è svolta a Treia il 4 ottobre 2020.
C'erano diversi poeti marchigiani al Cerchio della Poesia di Treia, anzi, erano in prevalenza: Maurizio Angeletti, Andrea Biondi, Felice (Rosario) Colaci, Liana Maccari, Morena Oro (in ordine strettamente alfabetico), più qualche poeta ancora nascosto: Fernando Pallocchini, Daniela Saltari, Nunzio Cocco ed altri aggiunti tra cui il prof. Miky Altieri (che ha letto due poesie di sua figlia bambina), ed io, la più in erba. Paolo D'Arpini non è definibile, è sì un poeta, ma anche un istrione (per me).
L'audio non era perfetto, molte parole o frasi intere le ho perse, ma è stato bello portare la Poesia in piazza a Treia, mentre di fronte si festeggiava allegramente il compleanno di una 19enne.
Ma i contrasti ci piacciono.
La vita è fatta di contrasti. Ci sono stati bei momenti musicali durante il Cerchio, con Andrea Biondi (organetto), Chiara Teloni (sonagli e tamburello) e Nunzio Cocco (didjiritou), e di canto, con tutti noi in semicerchio, perché era anche la ricorrenza di San Francesco, ed abbiamo intonato Laudato sii e Fratello Sole, Sorella Luna.
Anche l'amministrazione comunale di Treia era rappresentata: Sabrina Virgili, Tommaso Sileoni e un flash di Franco Capponi, reduce da Assisi.
Ma vorrei qui raccontare i precedenti che in qualche modo ci hanno ispirato a realizzare il Cerchio poetico di Treia
L'anno scorso (2019), con Paolo siamo capitati ad un “Cerchi della Poesia” organizzato dall'Associazione Risorgimonte, nella alta collina modenese (Guiglia,Zocca) a Montecorone di Zocca, e quest'anno (2020) di nuovo, subito dopo la fine del lockdown, in un bello spiazzo nel verde, a fianco della Pieve di Trebbio di Roccamalatina. Ma , mentre l'anno scorso, impreparati, eravamo stati solo spettatori, mentre quest'anno Paolo ha portato una poesia di Rumi ed un paio di suoi componimenti ed io ho letto una bella poesia della Szyimborska.
E' stato molto bello, la situazione era informale, eravamo quasi tutti amici e alcuni conoscenti, in cerchio, e c'era chi, facendo il giro, andava al microfono a recitare e chi saltava il turno.
C'era un gran silenzio, e pace, in quel luogo immerso nel verde.
Ci siamo così innamorati di quei bei momenti che abbiamo deciso di riportarli (o almeno di provarci) a Treia.
Ma faccio un passo indietro; voglio scrivere due parole su altri accadimenti che mi hanno “spinto” verso la Poesia.
A questo punto devo per forza inserire una poesia di W. S. (ancora lei). Si intitola “Ad alcuni piace la poesia”
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Quasi tutte le poesie, semplicemente, mi respingevano, come se fossero circondate da spine. Facevo fatica a capirle, a interpretarle, così non provavo neanche a rileggerle per una seconda volta.
E questo fatto mi faceva allontanare dalla Poesia tout-court.
La musica è un'altra cosa, arriva subito al cuore, alle viscere, ai nervi, ai muscoli, coinvolge il corpo tutto intero.... ma la Poesia che organi coinvolge? Quali aree della corteccia cerebrale? Sicuramente i neurologi avranno fatto delle ricerche in proposito. Volentieri mi sottoporrei a questi studi, come cavia.
Comunque mi è capitato, e mi capita sempre più spesso, di “incontrare” una poesia e di restarne folgorata: “Nulla è in regalo” della Szymborska., poi Emily Dickinson, la 1058, Mariangela Gualtieri con 9 marzo 2020 ma anche Ringraziare desidero.... e mi pare che, aperta una breccia.... presto si formerà una voragine...
Ne è stata artefice anche la concomitanza, in questo periodo, del Poesiafestival, nel modenese. Ho partecipato a tre iniziative, una a Spilamberto, una a Guiglia e l'ultima a Marano sul Panaro, con e su vari poeti viventi o no. Attendo poi con ansia (si fa per dire) il 30 ottobre sperando di riuscire ad entrare alla Chiesa di San Carlo a Modena per il recital di Mariangela Gualtieri. Sempre per la stessa rassegna.
Ed ora mi toccherà spostare i pochi libri di poesie che tengo nel ripiano più basso della mia libreria Billy dell'Ikea a Spilamberto, ma dovrò anche andarne a caccia nelle altre librerie e ripiani che sono a Treia, magari dimenticati (spero di trovarne molti). Peccato per quelli che ho dato via, certa che non li avrei mai letti.
Mi avvicinerò così, oltre ai già citati, a Tagore, Hikmet, Alda Merini, Cesare Pavese, Pablo Neruda, Garcia Lorca ed anche ai nostri amici poeti marchigiani, soprattutto Andrea Biondi, Maurizio Angeletti e Morena Oro di cui conservo diversi libelli.
Caterina Regazzi di Auser Treia
lunedì 5 ottobre 2020
Treia. L'epopea della LUBE in "Una vita in cucina, Luciano Sileoni" - Recensione
Anche Treia ha la sua Dynasty... è la storia di Luciano Sileoni che ha trascorso "una vita in cucina".
Dicono che se vuoi sapere qualcosa di un paese, di quel che succede ai suoi abitanti, devi rivolgerti ad un barbiere. I barbieri son come i bardi, i conservatori delle storie popolari, perché ascoltano i segreti dai loro clienti, nell'intimità di una rasatura o di un taglio di capelli. I maschi, come avvenne a Sansone, quando vengono alleggeriti di peli e chiome si sentono più aperti, forse più "gentili", denudati come sono dell'onor del mento e della criniera che da al volto il suo severo aspetto. Succede perciò che un barbiere (un tempo anche cerusico), compiendo l'opera di "ripulitura", ascolti in silenzio le confidenze di chi è in vena d'aprirsi, di chi, scoprendosi imberbe come un pargolo, ama raccontare ed ascoltare fiabe e pettegolezzi.
Avvenne così che, in una bella mattina autunnale (prima del covid), mi ritrovai a chiacchierare con Renzo, uno dei due barbieri residui di Treia, quello che dal 15 febbraio del 1959 lavora nella bottega che fu di Benito Raponi, ovvero l'altro co-fondatore della LuBe, l'azienda che fabbrica e vende cucine in tutto il mondo, Russia compresa.
Renzo all'inizio mi stava confidando i particolari della sua personale battaglia contro i rifiuti abbandonati di fronte alla sua porta allorché notai sul banco, tra i vari giornali e riviste immancabili in una barberia, un libricino dal titolo "Una vita in cucina, Luciano Sileoni", scritto da Manuel Orazi, in copertina la foto di un uomo ancor giovane che cavalcava fiero una Lambretta. Incuriosito l'afferrai e presi a sfogliarlo, leggendone alcuni brani. Il barbiere, si sa, è anche psicologo e subito comprese che ero stato "rapito" dal soggetto e mi omaggiò del volumetto. Tornato a casa lo divorai in fretta, in questo caso il verbo è consono, poiché nel pamphlet si parla di "cucine" e di come Luciano Sileoni, in alleanza con Benito Raponi, creò -partendo da una segatrice ed una piallatrice in un bugigattolo- quello che ora è l'impero LuBe (dalle iniziali dei due nomi), la fabbrica che contribuisce a tenere in vita la popolazione di Treia (gran parte dei suoi abitanti vi lavorano).
A dire il vero il libello "Una vita in cucina" è sostanzialmente una biografia di Luciano Sileoni, insomma la sua "dynasty". In esso vi si narra con parole semplici e schiette la storia della sua vita, della sua tenacia nel portare avanti un sogno grande, basato sul lavoro, sull'impegno e sul senso del dovere e del sacrificio, insomma una passione ed una missione.
Quel Benito Raponi, nominato nel libro, fu compagno iniziale e sino ad un certo punto compartecipe dell'avventura e del percorso costruttivo della LuBe, e fu anche titolare della bottega in cui ora lavora Renzo Castellani (da ben 59 anni) il quale ha voluto rendermi partecipe di questi trascorsi eventi che sono un pezzo della storia (moderna) di Treia. In verità c'è sempre da imparare qualcosa dai barbieri...
Paolo D'Arpini
venerdì 2 ottobre 2020
Mercato Coperto di Treia, 4 ottobre 2020 - Poeti, fini dicitori e musici al cerchio poetico. Ricordando San Francesco e Mahatma Gandhi
Il 4 ottobre 2020 si tiene a Treia, negli spazi del Mercato Coperto, alle ore 16:30, l’incontro “Cerchio della Poesia”, manifestazione culturale cui è stato concesso il patrocinio morale dal Comune di Treia.
I poeti a Treia sono numerosi, scrivono persone di tutte le età, donne, uomini, giovani e anziani. Spesso preferiscono non divulgare le loro creazioni, forse per timidezza o per la mancanza delle giuste occasioni. Ognuno di noi, poi, ha una poesia serbata nel cassetto, scritta magari nel periodo adolescenziale o in tarda età, che aspetta di essere condivisa. Questa iniziativa serve a valorizzare la poesia come modo espressivo e arricchimento dell’animo.
Sono invitati a partecipare al Cerchio della Poesia sia i ‘poeti’ poeti che quelli occasionali, come pure i semplici amanti della poesia che hanno a cuore declamare strofe e sonetti di autori a loro cari o ascoltarli con attenzione.
L’evento si svolge in concomitanza della festa di San Francesco, patrono d’Italia, e durante l’incontro verrà ricordata la figura del Santo con alcuni canti accompagnati da un organetto, come pure degli intermezzi musicali a cura di Andrea Biondi e Nunzio Cocco. Inoltre ricordiamo che il 2 ottobre di ogni anno ricorre la Giornata Internazionale della Nonviolenza, in memoria del Mahatma Gandhi il quale nella sua minuscola stanzetta dell’ashram da lui fondato teneva alle pareti un ritratto di San Francesco d’Assisi. Gandhi riteneva questa figura esempio ispirativo per la nonviolenza, perciò ci sembra giusto ricordare anche la figura di Gandhi in questa manifestazione
La partecipazione alla manifestazione è libera e gratuita, chiunque potrà intervenire previa prenotazione (al 0733.216293, auser.treia@gmail.com), perché i posti sono limitati in osservanza alle norme anti Covid.
Sinora al Cerchio della Poesia hanno aderito i poeti, i lettori ed i musici: Maurizio Angeletti, Andrea Biondi, Nunzio Cocco, Felice Rosario Colaci, Paolo D’Arpini, Liana Maccari, Morena Oro, Caterina Regazzi, Daniela Saltari e Chiara Teloni. Ci sarà anche uno spazio per la poesia dialettale curato da Fernando Pallocchini.
Paolo D'Arpini
Presidente Auser Treia - Via Lanzi, 18/20 - Treia (Mc)