Il 21 giugno intanto io, Giuseppe e Ivana eravamo partiti dall'Emilia per Treia, arrivando all'ora di pranzo e trovando Paolo felice di riceverci e con un ottimo pranzetto. La giornata è andata avanti tra riposini e acclimatamento nel paesello, finendo in serata con una buona pizza in piazza da Michè a cui ha partecipato anche Ugo.
Per la sera del 22 era previsto, come primo evento del Collettivo una conferenza di Peppino sull' "anima individuale secondo le Upanishad" https:// bioregionalismo.blogspot.com/ 2019/05/the-jiva-individual- soul-according-to.html nella saletta del Villashop di Passo di Treia, ospiti degli Orazi, Francesca, Francesco e Sandro (il papà di Francesco, che è stato presente a tutto il discorso con grande attenzione). C'era un bel gruppo di amici marchigiani, interessati ai temi della spiritualità. Il tutto si è concluso con un ottimo rinfresco preparato dalla brava Francesca.
Il 23 giugno il programma era molto nutrito: l'appuntamento era alle 10 di mattina alla sede dell'Auser Treia, per andare prima al "pisciarello", una sorgente di acqua fresca e buonissima, davanti alla quale Andrea ci ha letto il Cantico delle Creature di San Francesco e ha fatto una benedizione della fonte e nostra, poi a casa di Chiara e Andrea, in contrada Moije di Treia (una zona bellissima e da noi per niente conosciuta) e alla vicina azienda "Kikenda" di Mattia. Qui abbiamo visitato il frutteto di Mattia, che viene coltivato secondo il metodo biodinamico e che sta crescendo e non è ancora a piena produzione. Ci sono decine di varietà di frutta, anche antica: meli, peri, albicocchi, peschi, ecc. Mattia ci ha fatto una piccola "lezione" sul metodo biodinamico e ci ha anche parlato dei preparati che si usano in questo tipo di agricoltura. Uno spuntino a base di torte alla frutta e non, cachi secchi e bevande a base di mela e sambuco ha concluso la mattinata. Poi ci siamo trasferiti da Andrea e Chiara dove si è continuato col pranzo a base di cibo da ognuno portato, sotto un gazebo. Io e Paolo ci siamo appartati un po' all'ombra a riposare.
Poi ci siamo radunati in una stanza per un giro di condivisione a cui hanno partecipato tanti amici: è stato un momento in "movimento", infatti c'era gente che arrivava in continuazione e si aggiungeva al cerchio. Alcuni, che erano intervenuti per presentare cose particolari, per lo più libri, sono intervenuti all'inizio: Enrico Tassetti con la sua "Sibilla pastora", Felice col suo libro di poesie "Non ho tempo per la fretta" e Andrea Biondi (il padrone di casa) con i suoi libri di poesia, "le campagne hanno bocche" e "La ghironda", poi Andrea ha voluto leggere una poesia anche dal libro di Morena Oro "Il sospiro di Medusa" e Liana Maccari ha letto un brano dal suo libro "Corri a scuola durante il terrorismo". Infine Maurizio Angeletti ci ha declamato una sua poesia da uno dei diversi libri da lui scritti. Insomma, sembrava una fucina di letteratura contemporanea.
Proseguendo a giro, con il bastone della parola inghirlandato d'iperico, anche gli altri hanno detto qualcosa, presentandosi e raccontando le sensazioni che si stavano provando. Io, come già mi è successo altre volte, mi sono commossa raccontando a grandi linee la storia di me e del "paesello" a cui tanto sono legata, Treia. Vorrei nominare tutti gli altri presenti; spero di non dimenticare nessuno: Paolo, Letizia, Chiara, la compagna di Enrico di cui non ricordo il nome, Gigliola, Petra, Francesco e Francesca con Martino, una coppia di amici dei padroni di casa con una bella bambina e un altro in arrivo, Daniela Saltari, sua mamma, Nunzio, Daniela Spurio e Maurizio, Barbara e Daniele, Orietta, Silvana, una silenziosa amica di Chiara, Mattia e la sua compagna, Danizete e Donatello, Peppino e Ivana, Giovanni e la sua compagna, altri di cui non ricordo i nomi, senza però dimenticare il nostro amico e fotografo ufficiale Giampaolo Damiani che ha partecipato a entrambe le giornate. Vorrei ricordare anche un paio di amici, di solito presenti, ma stavolta assenti per motivi di salute, Simonetta e Fernando. Per un saluto da parte dell'amministrazione di Treia è intervenuto il consigliere Tommaso Sileoni con famiglia, molto interessato alla recita.
Paolo, che proprio quel giorno compiva 75 anni, è stato degnamente festeggiato, è stato riempito di auguri, dolci e regali.
Finita la condivisione si sono allestite le scene per la recita del Teatro delle Immagini Parlanti e poi ha avuto inizio la commedia. In un prato, con l'immagine di Treia sullo sfondo, con tutti attorno gli spettatori plaudenti. Gli attori sono stati tutti bravissimi, evidentemente si erano immedesimati bene nella parte.
Gran finale all'azienda Kikenda, dove era stato portato tutto il cibo e le bevande rimaste ed altro aggiunto, tra cui due caraffe di vetro con l'acqua benedetta di San Giovanni amorevolmente preparata da Chiara, ed erano già pronti i musicisti del gruppo The Tea Chairs (in cui suonano anche Andrea e Chiara assieme ad altri quattro componenti) che ci hanno deliziato le orecchie per un paio d'ore con un repertorio vario, tra cui De Andrè e Rino Gaetano. Mattia aveva preparato una catasta gigante di arbusti cui poi è stato dato fuoco ottenendo così un grande falò. Peccato che solo in pochi si sian lanciati a ballarvi attorno. San Giovanni è stato così degnamente festeggiato, assieme a Paolo.
Buona estate e che la gioia provata in quella giornata rimanga sempre in tutti noi!
Caterina Regazzi
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