In relazione alla questione del recupero del mancato pagamento degli oneri di sistema da parte degli utenti morosi da addebitare in bolletta a tutti i cittadini, la Federconsumatori ha già espresso tutta la sua contrarietà al ventilato provvedimento della Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e sono in corso iniziative per scongiurare un atto ingiusto ed illegittimo.
Riguardo alle voci che su tale argomento si sono diffuse ci corre l’obbligo di fare alcune puntualizzazioni:
Il provvedimento non è stato ancora emanato, pertanto gli aumenti registrati non sono relativi in alcun modo al recupero della morosità (bensì all’ultimo adeguamento tariffario ad opera dell’Autorità).
Qualora l’ARERA non accogliesse le nostre osservazioni in fase di consultazione e desse seguito a tale operazione, gli eventuali aumenti avverrebbero da luglio 2018.
Qualora l’ARERA non accogliesse le nostre osservazioni in fase di consultazione e desse seguito a tale operazione, gli eventuali aumenti avverrebbero da luglio 2018.
Di seguito il comunicato stampa della Federconsumatori in cui esponiamo le richiesta che avanzeremo ad ARERA ed al nuovo Governo, nonché l’appello rivolto ai cittadini a manifestare all’Autorità il proprio dissenso nei confronti dell’addebito in bolletta per il recupero delle morosità.
La Federconsumatori sta valutando l’avvio di una campagna dedicata per fare pressione sull’Autorità, su cui vi terremo informati, in modo che faccia un passo indietro in relazione a tale provvedimento.
Il Presidente della Federconsumatori Marche
Gianni Santori
Gianni Santori
Via I° Maggio, 142/c – 60131 Ancona – (071 2866977
federconsumatori@marche.cgil.it
federconsumatori@marche.cgil.it
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Comunicato stampa
20 febbraio 2018
20 febbraio 2018
Energia: riforma degli oneri di sistema, azioni di recupero contro l’evasione e bonus automatici.
Questa la proposta che Federconsumatori presenterà in fase di consultazione, insieme alle segnalazioni dei cittadini contro l’ipotesi di scaricare sulle loro tasche le morosità (soprattutto di piccole e medie imprese).
Questa la proposta che Federconsumatori presenterà in fase di consultazione, insieme alle segnalazioni dei cittadini contro l’ipotesi di scaricare sulle loro tasche le morosità (soprattutto di piccole e medie imprese).
In relazione alla questione del recupero del mancato pagamento degli oneri di sistema da parte dei morosi addebitandolo in bolletta a tutti i cittadini, abbiamo palesato tutta la nostra contrarietà e il nostro disappunto.
Stiamo raccogliendo, in tal senso, le segnalazioni e le manifestazioni di dissenso da parte dei cittadini, fortemente sconcertati da tale disegno: intendiamo portarle all’attenzione dell’Autorità per farle comprendere cosa pensano i cittadini di questa proposta, quanto la giudichino inappropriata, ingiusta e inopportuna.
In fase di consultazione presenteremo una proposta organica e dettagliata, che verte su alcuni punti fondamentali:
1. Da tempo rivendichiamo una seria riforma degli oneri di sistema che, nelle recenti modifiche, al posto di essere ridimensionati sono stati accentuati a favore delle imprese energivore. È inconcepibile che i cittadini paghino salatamente incentivi ad imprese che consumano grandi quantità di energia e alla rete ferroviaria. Il compito di una rimodulazione e di un contenimento di tali oneri lo consegneremo nelle mani del nuovo Governo e della nuova Autorità. A Governo e Autorità chiederemo anche un intervento appropriato sui certificati bianchi, per i quali eravamo all’avanguardia in Europa, ma che oggi si sono trasformati in un mero business.
2. Per recuperare le somme dovute dagli utenti morosi è necessario agire con gli strumenti appropriati, attraverso un’azione di recupero mirata. È opportuno sottolineare, in tal senso, che stando ai dati dell’Autorità per l’energia, le utenze che risultano morose sono in larga parte relative alle piccole e medie imprese. Proprio per questo appare ancora più assurdo ed improponibile far pagare ai cittadini i costi a cui le imprese non riescono a far fronte.
3. È opportuno valutare le situazioni di morosità, disponendo le opportune misure per i casi di morosità incolpevole e di povertà energetica che, sempre più spesso, non riguardano solo famiglie ed anziani, ma anche giovani, specialmente studenti. Esistono già esempi virtuosi che prevedono una forma del tutto volontaria di solidarietà da parte di cittadini, imprese e fondazioni, per la costituzione di un vero e proprio “Banco dell’energia” per gli utenti in difficoltà.
4. Infine chiediamo una vera e necessaria riforma dei bonus energia, gas e acqua. Ad oggi solo una minima parte dei cittadini che ne avrebbero diritto usufruisce dei bonus: a causa di ostacoli e lungaggini burocratiche. Utilizzando, invece, le banche dati esistenti sarebbe già oggi possibile individuare i cittadini che ne hanno diritto e far scattare automaticamente i bonus.
Stiamo raccogliendo, in tal senso, le segnalazioni e le manifestazioni di dissenso da parte dei cittadini, fortemente sconcertati da tale disegno: intendiamo portarle all’attenzione dell’Autorità per farle comprendere cosa pensano i cittadini di questa proposta, quanto la giudichino inappropriata, ingiusta e inopportuna.
In fase di consultazione presenteremo una proposta organica e dettagliata, che verte su alcuni punti fondamentali:
1. Da tempo rivendichiamo una seria riforma degli oneri di sistema che, nelle recenti modifiche, al posto di essere ridimensionati sono stati accentuati a favore delle imprese energivore. È inconcepibile che i cittadini paghino salatamente incentivi ad imprese che consumano grandi quantità di energia e alla rete ferroviaria. Il compito di una rimodulazione e di un contenimento di tali oneri lo consegneremo nelle mani del nuovo Governo e della nuova Autorità. A Governo e Autorità chiederemo anche un intervento appropriato sui certificati bianchi, per i quali eravamo all’avanguardia in Europa, ma che oggi si sono trasformati in un mero business.
2. Per recuperare le somme dovute dagli utenti morosi è necessario agire con gli strumenti appropriati, attraverso un’azione di recupero mirata. È opportuno sottolineare, in tal senso, che stando ai dati dell’Autorità per l’energia, le utenze che risultano morose sono in larga parte relative alle piccole e medie imprese. Proprio per questo appare ancora più assurdo ed improponibile far pagare ai cittadini i costi a cui le imprese non riescono a far fronte.
3. È opportuno valutare le situazioni di morosità, disponendo le opportune misure per i casi di morosità incolpevole e di povertà energetica che, sempre più spesso, non riguardano solo famiglie ed anziani, ma anche giovani, specialmente studenti. Esistono già esempi virtuosi che prevedono una forma del tutto volontaria di solidarietà da parte di cittadini, imprese e fondazioni, per la costituzione di un vero e proprio “Banco dell’energia” per gli utenti in difficoltà.
4. Infine chiediamo una vera e necessaria riforma dei bonus energia, gas e acqua. Ad oggi solo una minima parte dei cittadini che ne avrebbero diritto usufruisce dei bonus: a causa di ostacoli e lungaggini burocratiche. Utilizzando, invece, le banche dati esistenti sarebbe già oggi possibile individuare i cittadini che ne hanno diritto e far scattare automaticamente i bonus.
Ci aspettiamo che tali proposte vengano ascoltate e che l’Autorità ed il Governo agiscano di conseguenza. Se così non fosse, attenderemo i responsi dell’Autorità per poi intraprendere le opportune vie legali.
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