Treia. Morena Oro a One Billion Rising 2019
Il 14 febbraio 2019,
Festa degli Innamorati, si è tenuto a Treia un flash mob dal titolo
"Stand Up for one billion rising" che significa: "In
piedi con un miliardo di donne che risorgono". Un evento
che si svolge in 200 paesi del pianeta, mobilitando un miliardo di
persone unite nell’affermare una cultura del rispetto e della
solidarietà. Il messaggio di One Billion Rising è quello
dell’importanza della libertà della donna e della
solidarietà come linfa vitale per una rivoluzione
pacifica.
Indossando qualcosa di rosso una ventina di
persone, maschi e femmine, sono venute in piazza con noi a Treia,
per dire "Basta sangue. Basta violenza. Facciamo la pace tra
uomini e donne. Siamo una sola specie". E' stata un'occasione
straordinaria per celebrare in modo gioioso, irriverente e libero, la
volontà di fermare ogni forma di abuso sulle donne, ma anche ogni
violenza commessa sistematicamente in ambito economico, politico,
socio-culturale, ambientale e intellettuale. A Treia il giorno di
San Valentino si è trasformato in una vera festa aperta all'amore
collettivo, una festa di rispetto e simpatia verso gli altri.
In
conclusione del flash mob quasi tutti i presenti si sono riuniti
nella sede di Auser Treia per scambiarsi pareri, raccontare
esperienze e fare proposte sul come risolvere il conflitto
millenario fra i due generi. Sono stati poi illustrati vari
programmi in itinere per approfondire il discorso anche in chiave di
consapevolezza spirituale. Al termine, in segno di pacificazione,
abbiamo condiviso qualche trancio di pizza rossa ed un bicchiere di
vino rosatello, una sorta di comunione laica, e ci siamo scambiati
baci ed abbracci, con la promessa di volerci bene...
Paolo D'Arpini, presidente di Auser Treia
Continua con
un intervento di Liana Maccari:
CONTRO
LA VIOLENZA SULLE DONNE
- INIZIERO' DESCRIVENDO LA SITUAZIONE: stupri di Rimini, gli stupratori che venivano da lì nelle Marche. Il delitto pesante, preistorico eppure così manipolato politicamente di Pamela Mastropietro, così elettorale.
Il
Presidente della Corte Costituzionale degli Stati Uniti, una volta
appurato con testimonianze pubbliche, divulgate dalla televisione,
che era reo di violenza sulle donne, ha conquistato la carica.
Hollywood e il Premio Nobel.
Il
Potere sembra avere un unico elemento unificatore: la violenza contro
le donne. Un legame irrazionale che aggrega: uomini contro donne: un
programma semplice, stupido, istintivo. Adatto a tempi senza più
partiti, senza più ideologie, filosofie. E' l'epoca della droga,
degli stupefacenti: Stupe-facenti, che creano stupidità, stupidi e
stupri.
La
radice della parola è la stessa: stupefacente, stupro e stupore, in
questo caso quel sentimento agghiacciante di paura, di terrore, di
panico paralizzante che rende incapaci di reagire, incapaci infine di
sentire. La paura anestetizza la società.
IO
STESSA MI DICHIARO SPAVENTATA dal fenomeno e consapevole di aver
vissuto tutta la mia vita “sub gladio”, sotto una cappa
invisibile e minacciosa, sotto una ragnatela occulta che unisce
spionaggio e sfruttamento, sotto un soffitto di cristallo,
apparentemente inesistente, che invece blocca, congela e paralizza
ogni movimento di vita. Ho ringraziato Dio di non avermi donato la
bellezza, l'attrattiva, l'avvenenza, sono certa che se le avessi
avute non sarei arrivata fin qui. Questa è la condizione di una
donna, ma anche direi la condizione dell'Italia. Perché ogni nazione
è donna, ogni popolazione, ogni economia, ogni terra.
FARO'
UNA AFFERMAZIONE forte, di cui sono del tutto convinta: la violenza
contro le donne è il motore, il cuore nero del sistema globale. E'
il partito unico trasversale. Nell'attuale società drogata ha
portato su, al potere i bruti, che ora comandano con facilità. Non
hanno neanche bisogno di una subdola accettazione da parte degli
uomini sentienti e pensanti. Basta l'apparenza, la percezione, il
vestito fine che oggi mistifica ogni cosa.
MA
QUANDO E' INIZIATO TUTTO QUESTO? Non c'è un legame di continuità
con il Nazismo e il fascismo a cui tanto assomiglia nell'essenza?
UNA
LINEA STORICA NERA ricollega la violenza del nazismo e del fascismo a
quelle attuali. L'Italia non ha mai portato alla luce i crimini del
Fascismo che erano non solo contro il pensiero sociale, democratico,
ma anche, sempre in primis, contro le donne. E non solo contro le
altre popolazioni, stupri di sterminio o stupri etnici, per innestare
la stirpe altrui con i propri neri cromosomi, tumidi e violenti, ma
anche dentro la stessa popolazione italiana per uno sterminio che
fosse prima di tutto dell'elemento pacifico, lavoratore, consapevole,
e a vantaggio dell'elemento della violenza stessa.
VOGLIO
PORRE UNA DOMANDA:”Ma davvero pensate che al tempo del fascismo,
qui da noi non ci fossero violenze sulle donne?”
E
quando mai sono state portate alla luce e hanno avuto la
considerazione della Giustizia, il decoro della pubblica condanna dei
colpevoli? Mai. Assolutamente mai.
Quando
gli Americani e i Russi hanno vinto la guerra, è iniziata la Guerra
Fredda e subito qui da noi, nel mondo occidentale, tutte le armi del
fascismo sono state potenziate e rivolte, magari rivestite di abiti
fini, di grisaglia, di ironia, di pubblicità, rivolte contro,
ovviamente il comunismo, che ha voluto dire contro ogni forma di
coscienza, contro ogni classe di lavoratori, contro gli oppressi, e
contro le donne, le proletarie per eccellenza.
Una
apparente democrazia, velata di belle parole, ma paralizzata, se
occorre ferita brutalmente proprio per indurla alla paura della
vittima, al panico, al grido muto.
Quando
la democrazia ha tentato di diventare vera, negli anni '70, unendo
insieme i due grandi aggregati democratici, i due grandi partiti di
massa, la democrazia cristiana e il partito comunista, con il
compromesso storico di Aldo Moro, ecco che subito gli Americani gli
scatenavano il più grande attentato del dopoguerra in Italia. E a
chi lo affidavano?
Chi
sceglieva Gimmy Carter per fare l'attentato?
Lo
stupratore del Circeo: Andrea Ghira. Uno stupratore.
E
quel giorno poi tutto gli è stato affidato, è il giorno in cui è
diventato il governatore d'Italia, l'occulto padrone, con l'inchiesta
tutta nelle sue mani.
Chi
aveva ucciso e stuprato una o due ragazze, è stato scelto per
uccidere la sua stessa nazione, il suo popolo, il suo stato.
“Dov'è
lo stato?” si chiedeva Aldo Moro: obbediva ormai a uno stupratore.
Spaccata la destra e la sinistra, l'inchiesta le bruciava entrambe,
come nei processi alle Streghe del medioevo.
Mentre
le due parti della realtà: l'attentato a Aldo Moro, le brigate
rosse, e lo stupratore del Circeo non dovevano mai essere pensate
insieme. Le due parti del nostro cervello dovevano essere spaccate,
due emisferi non comunicanti, come le due parti di un cocomero o di
un maiale macellato. Così dell'Italia, si è fatta la macellazione.
E
oggi siamo lontanissimi dal rimettere insieme i pezzi. Oggi che tutto
ha la forma dello stupro: dalle trivelle su tutti i mari d'Italia,
alla trapanazione di Alpi e Appennini, al solo scopo del piacere di
guadagno di immense multimazionali del Male.
PERCHE'
OGGI SIAMO ANCORA A QUEL GIORNO, A QUELL'ATTENTATO, A QUEL SEQUESTRO.
Si
può dire che si sia fatta notte, questo sì. Ma non è ancora un
altro giorno. Non si sé ancora voltata pagina. Stiamo ancora
scrivendo quella storia lì.
CONCLUSIONE:
le donne, sono fatte per stare dalla parte degli uomini, per unirsi
a loro più ancora che alle loro sorelle, sanno dare nuova vita e
sanno anche portare alla luce la verità.
E'
proprio delle donne dare alla luce nel senso di partorire, ma anche
portare alla luce, nel senso di amare la verità, di aver bisogno di
arrivare alla verità.
Perché
solo la verità rende loro ragione, togliendo di mezzo le menzogne e
i pregiudizi pesanti, quelli amati dal potere, che li impone con la
forza.
SE
GUARDO AL FUTURO, all 'era dell'Acquario, esso mi preoccupa: violenze
alle donne, trivellazione della Terra, spreco delle risorse, come
accade ora con tutto il latte prodotto in Italia, che è
violentemente costretta a comprarlo dalla Nuova Zelanda, per
arricchire il Trasportatore Globale, la sesta flotta del diabolico
commercio.
Non
so vedere un lieto fine.
MI
AUGURO, mi auguro che la crisi riporti la coscienza nei cervelli.
Riporti il sacrosanto senso della economia, in cui le donne, più
esercitate degli uomini, eccellono.
Alla
fine, come Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi, non credo che a
salvare Lucia dallo stupro possa essere il tribunale, anche lì tutto
in mano ai suoi sequestratori e persecutori, ma almeno, che Dio mandi
la peste e la mandi buona a divorarseli tutti e ripulire il mondo!
Di
un tale lieto fine, ho un gran desiderio!
Liana Maccari
Album fotografico di Luciana Montecchiesi: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=2205270119559212&set=pcb.2205270946225796&type=3&theater
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